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Olio Aromatizzato all Aglio Sulla Pizza

Olio Aromatizzato all Aglio Sulla Pizza

Olio Aromatizzato all Aglio Sulla Pizza. Come dimenticare l’olio aromatizzato all’aglio!! Non scorderò mai il primo guaio che ho combinato in pizzeria nella mia lunga carriera di pizzaiolo (40 anni). Il mio maestro “Gennaro” aveva preparato con cura l’olio aromatizzato all’aglio, segretamente ne aggiungeva un cucchiaino su tutte le pizze che sfornava sapientemente. Appena ho messo piede in pizzeria, la sua prima raccomandazione che mi ha suggerito, è stata quella di tenere sempre pulito il banco di lavoro. Io…stupidamente ho buttato il prezioso olio all’aglio pensando che accidentalmente qualcosa fosse caduta nel barattolo dell’olio!

Aveva uno strano modo di farmi capire quando facevo qualche cosa di sbagliato, tirava dei grandi “calci nel culo”, e…quel giorno… me ne ha dati tanti. Da allora ho capito l’importanza dell’olio aromatizzato all’aglio in pizzeria.

Olio Aromatizzato all Aglio Sulla Pizza
Olio Aromatizzato all Aglio Sulla Pizza

Olio Aromatizzato all’Aglio Sulla Pizza

Oggi dopo 40 anni, preparo ancora il mio olio aromatizzato all’aglio, con molto anticipo, per non rischiare di rimanere senza, e, metto in chiaro con tutti i nuovi allievi che vengono nella mia scuola di pizzaioli che quel barattolo dal prezioso contenuto, non va assolutamente buttato!!!

Il profumo che l’olio all’aglio dona ad una pizza appena sfornata è qualche cosa di unico e ineguagliabile.

Con questa semplice ricetta lo potrete preparare anche voi a casa vostra oppure nella vostra attività commerciale.

Olio Aromatizzato all Aglio Sulla Pizza
Olio Aromatizzato all Aglio Sulla Pizza

Olio Aromatizzato all Aglio Sulla Pizza

Ingredienti:

Mezzo litro di olio extra vergine di oliva (quello buono)

6 spicchi d’aglio scamiciati (privati della pellicina)

Un cucchiaio di erbe aromatiche (rosmarino, origano, salvia e peperoncino tritati finemente)

Preparazione:

Lavate ed asciugate con cura un barattolo di vetro con tappo a chiusura ermetica.

Versate al suo interno i sei spicchi d’aglio scamiciati schiacciandoli leggermente con il palmo della vostra mano.

Aggiungete il mix di erbe aromatiche e ricoprite il tutto con l’olio extra vergine di oliva.

Chiudete ermeticamente il coperchio e lasciate riposare il barattolo in un luogo buio della vostra dispensa per venti giorni.

Evitate l’ossidazione del prodotto esponendolo alla luce.

Trascorsi i venti giorni, filtrate accuratamente il contenuto e … pronto.

Gustatelo sulla pasta, sulle bruschette, sulla pizza e sulle vostre focacce.

Oltre ad esaltare il gusto dei vostri piatti e delle vostre pizze, l’olio all’aglio possiede altre importanti proprietà benefiche:

Aiuta il sistema immunitario

Utile nella prevenzione del cancro

Controlla il colesterolo e protegge il nostro cuore

Molto efficace nel combattere ed eliminare la forfora

Un utile rimedio per il mal di denti

Utile rimedio per curare le infezioni alle orecchie

Utile per ridurre l’acne

Olio Aromatizzato all Aglio Sulla Pizza
Olio Aromatizzato all Aglio Sulla Pizza

Se desideri saperne di più sull’aglio puoi consultare wikipedia cliccando questo link.

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Silvio Cicchi Executive Pizza Chef

La Farina di Soia in Pizzeria

La Farina di Soia in Pizzeria

La Farina di Soia in Pizzeria. La farina di soia è ricavata dalla lavorazione della pianta della soia. Questo prodotto non contiene glutine quindi è adatto per chi segue una dieta particolare come i celiaci. Davvero ottima per tutti quelli che seguono una dieta vegetariana, ricchissima di proteine, ottima per produrre pane, pizza e focacce miscelata in piccole percentuali alla farina di frumento.

E’ ottenuta dalla macinazione dei semi della soia, appartiene alla famiglia delle “leguminose”, proviene dalla Cina dove già 5000 anni fà veniva coltivata per l’alimentazione umana. La soia insieme al riso, orzo, miglio e frumento è un vegetale prezioso e indispensabile.

La Farina di Soia in Pizzeria
La Farina di Soia in Pizzeria

Nei giorni odierni ne esistono diverse varietà, tra le più comuni c’è quella rossa, gialla e verde, utilizzate sia per l’alimentazione degli uomini sia come mangime per gli animali.

Rispetto alle comuni farine di legumi, la farina di soia contiene amidi in quantità minori, questo la rende molto più digeribile.

Tutte le persone che soffrono di diabete conoscono molto bene i benefici di questa pianta, pensate che il suo indice glicemico è pari a 25, mentre quello della farina di frumento arriva a 85. Ricchissima di proteine, presenta una composizione in amminoacidi essenziali completa rispetto agli altri legumi.

Proprio per questo motivo, la soia viene anche chiamata con il nome di carne vegetale.

La Farina di Soia in Pizzeria
La Farina di Soia in Pizzeria

La Farina di Soia in Pizzeria

La farina di soia si presta molto per la preparazione di pizze, focacce, pane, dolci, biscotti e torte varie.

In pizzeria sono tantissimi i miei colleghi pizzaioli che aggiungono ad ogni impasto una piccola percentuale di farina di soia.

La percentuale varia da un 10% fino ad arrivare ad un 15-20% aggiunto alla farina di frumento.

Quando aggiungiamo la farina di soia al nostro impasto, dobbiamo tenere conto di 2 fattori molto importanti:

La soia ha un elevato contenuto di proteine, quindi attenzione alla lievitazione, ha bisogno di una lievitazione lunga in frigorifero che a seconda della percentuale di soia aggiunta, può arrivare fino a 48-60 ore di lievitazione, vedi ad esempio la pizza tipo “pinsa romana”. Un altro fattore a cui dobbiamo prestare molta attenzione è che la farina di soia durante la cottura scurisce molto di più se paragonata alle altre farine di cereali.

La Farina di Soia in Pizzeria
La Farina di Soia in Pizzeria

La Farina di Soia in Pizzeria

Conclusione

L’aggiunta di farina di soia all’impasto per pizza è ideale per chi già è abituato a lavorare con lunghe lievitazioni in frigo, ma assolutamente sconsigliata per tutti quelli che preparano la pizza della domenica dedicando solo qualche ora alla delicata fase della lievitazione. Un impasto con aggiunta di farina di soia che è altamente proteica non raggiungerà mai la maturazione in due ore.

Per tutti quelli che hanno poca esperienza e confidenza con le farine, vi ricordiamo che sul nostro sito cliccando questo link, avrete accesso alla guida alle farine per pizza, quali acquistare e quali usare per ottenere un impasto perfetto.

Per tutti coloro che desiderano apprendere il fantastico mestiere del pizzaiolo, consigliamo di iscriversi al nostro corso di pizzaiolo online, oppure di frequentare uno dei nostri corsi professionali di pizzaiolo presso la nostra scuola di pizza. Per saperne di più clicca quì.

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Silvio Cicchi Executive Pizza Chef

Se desideri conoscere meglio la soia, ti invitiamo a cliccare questo link di wikipedia.

Impasto Pizza Tipo Pinsa Romana

Impasto Pizza Tipo Pinsa Romana. La moda non è affatto un esclusiva che influenza il modo in cui ci vestiamo, ma allo stesso tempo influenza anche il cibo che giornalmente finisce sulle nostre tavole. La pizza del tipo “Pinsa Romana” è il caso lampante di questi ultimi anni. Mentre fino a qualche tempo fà era un caso ristretto alla sola area di Roma, adesso il fenomeno dell’apertura di nuove “pinserie” sta coinvolgendo un pò tutta la nostra penisola. Spuntano ovunque, spesso associate alla dicitura “bio” guarda caso anche essa di moda negli ultimi tempi. Pensate che nel mio piccolo paese nel giro di una settimana hanno aperto i battenti 2 nuove Pinserie.

Impasto Pizza Tipo Pinsa Romana
Impasto Pizza Tipo Pinsa Romana

Abbiamo ampiamente parlato della storia della pizza tipo Pinsa nel nostro precedente articolo che potrete consultare cliccando questo link, oggi parleremo di come preparare la miscela di farine per l’impasto di questa specialità.

Impasto Pizza Tipo Pinsa Romana

Gli ingredienti che compongono questo impasto speciale prevedono l’uso di una farina di frumento forte con un valore W alto che si aggiri intorno ai 350, a tutto questo va aggiunta la farina di soia e la farina di riso insieme ad una piccola percentuale di pasta acida essiccata.

Come sempre accade nella preparazione della pizza, tutto ha inizio dall’acquisto delle giuste farine per l’impasto. Se siete dei veri amanti della pizza, vi suggerisco di iscrivervi ad uno dei nostri corsi professionali di pizzaiolo presso la nostra scuola. Tutti quelli che hanno frequentato il nostro corso, oltre ad essere esperti nella stesura cottura e lievitazione, hanno una ampia conoscenza delle farine in commercio, quali acquistare e come usarle per ottenere una pizza pefetta.

Torniamo al nostro Impasto del tipo Pinsa Romana.

Preparate una miscela di farina del tipo:

800 grammi farina w300-w350

150 grammi farina di riso

50 grammi farina di soia

un cucchiaino di pasta acida di frumento essiccata come miglioratore

30 grammi sale

10 grammi olio EVO

lievito 4 o 5 grammi

Nota bene, questo tipo di miscela arriverà ad assorbire l’80 % di acqua.

Usate acqua rigorosamente fredda e cosa importantissima date modo all’impasto di arrivare a maturazione, quindi una lievitazione in frigorifero lunghissima. Preparate le palline negli appositi contenitori e mettetele in frigo a 3 gradi centigradi per almeno 48 o 60 ore.

Impasto Pizza Tipo Pinsa Romana
Impasto Pizza Tipo Pinsa Romana

Impasto Pizza Tipo Pinsa Romana

La pizza tipo Pinsa Romana è fragrante, base e bordo croccante e interno morbido e fragrante, più digeribile rispetto alla comune pizza per via della lunga lievitazione e alla alta idratazione, ipocalorica rispetto alla comune pizza dato l’impiego di farina di soia e farina di riso, si differenzia dalla sorella maggiore per un più basso contenuto di calorie e di grassi.

Se sei interessato a preparare a casa tua o nella tua attività commerciale la pizza tipo pinsa romana come un vero professionista, ti suggeriamo di iscriverti ad uno dei nostri corsi professionali di Pizzaiolo presso la nostra scuola. Per saperne di più sui nostri corsi professionali clicca quì.

Se desideri conoscere meglio la Pinsa Romana, clicca quì.

Sale Aromatizzato Al Rosmarino Come Prepararlo

Sale Aromatizzato Al Rosmarino Come Prepararlo

Sale Aromatizzato Al Rosmarino Come Prepararlo. Tutti quelli che vivono nella zona Mediterranea hanno la fortuna di conoscere questa pianta aromatica famosa già dai tempi dei romani.

Abbiamo già parlato di questa pianta in un nostro precedente post chiamato “Il Rosmarino, Buono Anche Da Fumare”. Titolo alquanto ironico, ma che non fa altro che decantare tutte le proprietà benefiche di questa pianta. Se desiderate saperne di più sul rosmarino, vi invito a leggere il post cliccando questo link.

É molto usato in cucina, penso che tutti abbiano tra le spezie e ingredienti nella propria cucina del rosmarino, nella forma essiccata oppure un rametto fresco appena immerso in un bicchiere di acqua.

Sale Aromatizzato Al Rosmarino Come Prepararlo
Sale Aromatizzato Al Rosmarino Come Prepararlo

In pizzeria, il rosmarino è indispensabile. Quasi sempre viene usato fresco su tutte le focaccie, il suo profumo rende le preparazioni uniche e appetitose.

In precedenza abbiamo proposto la ricetta e preparazione dell’olio al rosmarino, la trovate qui.

Non tutti conoscono invece l’impiego del rosmarino sotto la forma di “sale aromatizzato al rosmarino”. L’uso sulla pizza di questo condimento saporito darà un tocco in più a tutte le vostre pizze.

Sale Aromatizzato Al Rosmarino Come Prepararlo

E’ una ricetta semplicissima da preparare, non avrete nessuna difficoltà.

Iniziamo la preparazione acquistando il giusto tipo di sale, niente sale iodato o altri tipi di sale chimico, ma acquistate del comune sale marino integrale, grosso o fino non ha importanza in quanto dovremo passarlo per il mixer e triturarlo insieme al rosmarino.

Ingredienti

500 grammi di sale integrale

5/6 rametti di rosmarino fresco

Lavate ed asciugate il rosmarino, versatelo in un mixer insieme al sale e tritate il composto a impulsi brevi per evitare il surriscaldamento del prodotto.

Adagiate il composto su una teglia con della carta forno e infornate a 50 gradi circa e lasciate asciugare il composto per 30 minuti.

Sale Aromatizzato Al Rosmarino Come Prepararlo
Sale Aromatizzato Al Rosmarino Come Prepararlo

Sale Aromatizzato Al Rosmarino Come Prepararlo

Quando il vostro sale aromatizzato al rosmarino sarà perfettamente asciutto, toglietelo dal calore del forno e lasciatelo raffreddare a temperatura ambiente.

Versatelo in vasetti di vetro a chiusura ermetica ed è pronto da usare. Si conserva praticamente all’infinito.

Popolo di amanti della pizza a voi la parola!!

Prima di tutto se ti è piaciuto il post ti invito a condividerlo.

Fatta questa operazione, dimmi cosa ne pensi. Il nostro sito oggi riceve la maggior parte del suo traffico grazie ai tantissimi suggerimenti e consigli su come fare la pizza che forniamo giornalmente ai visitatori. Nel tuo caso invece? perchè ci segui? lascia un tuo commento.

Sale Aromatizzato Al Rosmarino Come Prepararlo
Sale Aromatizzato Al Rosmarino Come Prepararlo

Il Rosmarino su wikipedia

Olio Aromatizzato alla Curcuma

Olio Aromatizzato alla Curcuma

Articolo aggiornato il 21/10/2022

Olio Aromatizzato alla Curcuma. La Curcuma è una delle spezie più preziose in commercio, non per il suo prezzo, ma per le sue proprietà salutari: Antiossidante, antibatteriche, aiuta a disintossicare il fegato, validissimo aiuto per i diabetici in quanto contrasta colesterolo e zuccheri nel sangue, antidolorifico e antinfiammatorio, anti stitichezza e rafforza il sistema immunitario. Mi fermo qui per non annoiarvi, ma la lista è ancora lunga.

Olio Aromatizzato alla Curcuma
Olio Aromatizzato alla Curcuma

Tutti gli amanti del curry già conoscono sicuramente questa spezia che è l’ingrediente principale del “masala” che è il nome orientale del nostro curry occidentale.

La Preparazione dell’olio aromatizzato

Aggiungere un cucchiaino di Curcuma a tutto il cibo che consumiamo giornalmente sarebbe un modo semplice per rimanere in salute.

Se non vi piace usare la curcuma in polvere potete prepararvi a casa vostra un fantastico olio aromatico che potrete usare sulle insalate, patate, verdure, pasta, riso oppure in qualsiasi piatto compresa la pizza.

Olio Aromatizzato alla Curcuma
Olio Aromatizzato alla Curcuma

Olio Aromatizzato alla Curcuma

Preparazione:

Mezzo litro di olio extra vergine di oliva

4 cucchiai di curcuma in polvere che troverete facilmente in qualsiasi supermercato nel reparto spezie.

Dopo avere accuratamente lavato e asciugato un vasetto di vetro, versateci l’olio extra vergine di oliva e la curcuma, mescolate bene con un cucchiaio e chiudete il vasetto con il coperchio ermeticamente.

Lasciatelo riposare ora

Lasciate a riposo in un luogo buio della vostra casa per una settimana, ricordandovi di agitarlo una volta ogni giorno.

Al termine della settimana, travasate l’olio alla curcuma delicatamente in una bottiglia senza muovere la curcuma che si sarà depositata completamente sul fondo del vasetto.

Olio Aromatizzato alla Curcuma
Olio Aromatizzato alla Curcuma

Olio alla Curcuma

Se desideri conoscere meglio questa preziosa radice, puoi consultare wikipedia

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Guida alla Farina per Pizza Quale Usare

Guida alla Farina per Pizza Quale Usare

Guida alla Farina per Pizza Quale Usare. In questo articolo è contenuto l'”A B C” di un pizzaiolo, di un pasticciere o di un fornaio. Tutti coloro che si apprestano a preparare la pizza o il pane in negozio o a casa propria dovrebbero conoscere alla perfezione il contenuto di questo post.

Guida alla Farina per Pizza Quale Usare
Guida alla Farina per Pizza Quale Usare

Guida alla Farina per Pizza Quale Usare

La farina…. perchè non diamo il giusto valore alla farina che usiamo? Spesso commettiamo il nostro primo errore nella preparazione della pizza già dalla scelta della farina che acquistiamo sullo scaffale del supermercato. Sono stanco di ascoltare lamentele accostate ad un prodotto male riuscito, dando la colpa al proprio forno, alla lievitazione, al lievito che non era buono oppure non ne è stato messo abbastanza nell’impasto. Da tutto questo è nata l’esigenza di scrivere ancora una volta dei chiarimenti su questo prodotto che è l’ingrediente base della panificazione in tutte le cucine del mondo.

Ogni farina possiede delle caratteristiche particolari che la rendono adatta per uno o per un altro tipo di preparazione.

Vediamo insieme i tipi di farina di grano tenero, il loro utilizzo, la differenza tra la loro forza (W) e le proteine, così saremo in grado di fare la giusta scelta nell’acquisto:

Guida alla Farina per Pizza Quale Usare
Guida alla Farina per Pizza Quale Usare

Guida alla Farina per Pizza Quale Usare

FARINA TIPO 00

La farina 00 è la farina più comune, si ottiene dalla lavorazione della parte più interna del seme del grano tenero, a dirvi la verità quando arriva a noi, la 00 non contiene più nulla, visto che, nel processo di macinazione vengono eliminati fibre, sali minerali e vitamine. Sarà sicuramente facile da lavorare, ma non apporta alcun nutriente al nostro organismo, anzi sono in molti a dire che fa male, ricchissima di zuccheri e difficile da digerire.

FARINA TIPO 0

Appena meno raffinata della 00, la farina tipo 0 e molto utilizzata nella produzione del pane perchè contiene molto glutine.

FARINA TIPO 1

L’elevato contenuto di crusca e germe del grano rendono la farina tipo 1 ricchissima di sostanze utili per il nostro organismo. Molto usata per la produzione di pane, pizza, dolci e prodotti da forno.

FARINA TIPO 2

La farina tipo 2 è una farina semi integrale, molto fibrosa e macinata più grossolanamente. Molto più semplice da lavorare rispetto alla farina integrale. Proprio per via del suo grado di macinazione la farina tipo 2 lievita molto più lentamente di una 0 oppure di una 00. Questo tipo di farina viene impiegato nella panificazione, in pizzeria e in pasticceria per alcuni tipi di dolci.

FARINA INTEGRALE

La macinazione non raffinata, da a questo tipo di farina una consistenza granulosa al tatto. Contiene il più alto numero di nutrienti visto che viene macinato l’intero chicco di grano. Nonostante il suo utilizzo sia molto limitato in quanto molto difficile da lavorare, è la migliore. Se decidete di acquistarla, cercate una farina integrale macinata a pietra, la macinatura lenta non fa surriscaldare il chicco che manterrà tutte le sue proprietà.

Guida alla Farina per Pizza Quale Usare
Guida alla Farina per Pizza Quale Usare

La Forza delle farine

La farina è classificata anche in base alla propria forza (W). la forza della farina è la capacità di assorbimento dei liquidi durante l’impasto e la capacità di trattenere l’anidride carbonica durante la lievitazione (vedi la maglia glutinica della pizza) e si misura in base alla proteina del glutine contenuta (gliadina+ glutenina).

Una farina forte verrà usata per prodotti a lunga lievitazione come pane, pizza, panettoni natalizi e torte pasquali con formaggio, Una farina debole è indicata per produzioni che non necessitano di lunghe lievitazioni, tipo pasta frolla, pasta brisè eccetera.

La forza della farina la trovate scritta sulle stesse confezioni, l’unità di misura è la W, la scala della forza va da una debole 130W alla più forte 500W.

Ecco come vengono impiegate:

Farine deboli fino a 170W

Queste farine assorbono circa il 50% dei liquidi e sono farine ideali per lievitati come i biscotti

Farine medie da 180W a 260W

Assorbono in fase di impasto liquidi che possono raggiungere il 65% del peso e sono usate per prodotti che contengono un quantitativo medio di liquidi come i panini.

Farine forti da 270W a 350W

Assorbono dal 65 al 70% di liquidi ed è ideale per LA PIZZA. Per una buona pizza spesso si prepara una miscela contenente farina manitoba. La farina MANITOBA è spesso usata per aumentare la forza di farine deboli, ha una propria forza di circa 350W ed arriva ad assorbire anche il 90% di liquido.

Farine forti oltre i 350W

Queste farine arrivano ad assorbire fino al 90% di liquido. Vengono usate spesso dai pasticcieri per preparare deliziosi panettoni e pandoro.

In italia, specialisti nel complicare le cose è in vigore la legge numero 580 che con le sue successive modifiche stabilisce che sul sacchetto della farina sia indicato la classificazione in base alle ceneri ovvero i sali minerali che restano intatti dopo la raffinazione: più le ceneri sono basse e più la farina è raffinata.

Farina di grano tenero tipo 00 – 0,55%
Farina di grano tenero tipo 0 – 0,65%
Farina di grano tenero tipo 1 – 0,80%
Farina di grano tenero tipo 2 – 0,95%
Farina integrale di grano tenero – 1,30% / 1,70%

Guida alla Farina per Pizza Quale Usare
Guida alla Farina per Pizza Quale Usare

Le proteine della farina.

Anche le proteine ( Gliadina e glutenina) devono essere indicate per legge sul sacchetto della farina. I valori minimi in commercio sono questi:

Farina di grano tenero tipo 00 – 9,00%
Farina di grano tenero tipo 0 – 11,00%
Farina di grano tenero tipo 1 – 12,00%
Farina di grano tenero tipo 2 – 12,00%
Farina integrale di grano tenero – 12,00%

La farina di grano duro

Per la farina di grano duro per non complicare ulteriormente le cose abbiamo riservato un articolo a parte che potrete consultare cliccando qui.

Mi è capitato spesso di avere nella mia scuola di pizzaioli dei corsisti che provengono da altri paesi dove le farine sono classificate in maniera differente, quindi ho preparato una utile tabella valida anche per voi qualora decidiate di preparare la pizza ai vostri ospiti mentre siete in vacanza all’estero.

Classificazione della farina all’estero:
Farina di grano tenero tipo 00 – Pastry flour
Farina di grano tenero tipo 0 – All pourpose flour
Farina di grano tenero tipo 1 – High gluten flour
Farina di grano tenero tipo 2 – First clear flour
Farina Integrale – White whole wheat
Semola di grano duro – Durum wheat semolina

La farina!!! Nei nostri corsi professionali di pizzaiolo presso la nostra scuola di pizza, la farina è l’argomento base che tutti devono conoscere. Un pizzaiolo che ha frequentato il nostro corso sarà in grado di prepararsi la propria miscela di farina perfetta a seconda del tipo di lievitazione che desidera fare. Per saperne di più sui nostri corsi professionali CLICCA QUI.

Se desideri saperne di più sulle farine, consulta wikipedia

Guida alla Farina per Pizza Quale Usare

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Ananas in Cucina e in Pizzeria

Ananas in Cucina e in Pizzeria

Ananas in Cucina e in Pizzeria. Frutto delizioso che è possibile trovare tutto l’anno nei banchi di frutta e verdura dei supermercati grandi e piccoli.

La gran parte degli ananas che consumiamo arriva dalle Hawaii, dai Caraibi, dal Messico e dal Brasile.

Come le arance, l’ananas è ricco di vitamina C e acido citrico, destrosio e fruttosio che danno a questo frutto il caratteristico gusto dolce e aspro allo stesso tempo.

Ananas in Cucina e in Pizzeria
Ananas in Cucina e in Pizzeria

Ananas in Cucina e in Pizzeria

Sembra proprio che in Europa i Belgi e gli Olandesi siano i maggiori consumatori di questo delizioso frutto. In Italia è diventato popolare solo da pochi anni, cioè da quando ha iniziato ad essere usato per diverse preparazioni in pizzeria e in cucina.

Ideale per essere consumato come frutta a fine pasto, molto usato per i sorbetti e macedonie, alla griglia servito con una spolverata di cannella, a cubetti nelle insalate.

Chi lavora in cucina conosce benissimo questo frutto, e sa che si presta anche nella preparazioni di risotti , e nelle insalate fredde di riso. Con il suo inconfondibile gusto fresco l’ananas è facilmente adattabile ad essere servito con delle carni di maiale, braciole o bocconcini saltati in padella.

Ananas in Cucina e in Pizzeria
Ananas in Cucina e in Pizzeria

Ananas in Cucina e in Pizzeria

Nella pizzeria l’ananas è arrivato di rimbalzo attraverso la cultura Americana, sono sicuramente loro ad avere inventato la pizza hawaiana, e, molto lentamente, nel corso degli anni è stata importata anche nel nostro paese. Ormai è facile trovare la pizza hawaiana quasi in tutti i menù di pizzerie della nostra penisola.

Nel nostro paese è molto apprezzato anche l’ananas in scatola (sciroppato), ma si sa che con la cottura in acqua e zucchero l’ananas perda gran parte delle sue proprietà benefiche.

Discorso diverso invece per la piña colada, il famosissimo cocktail Portoricano fatto con ananas frullato e rhum che è da molto tempo conosciuto e famoso nel mondo.

Ananas in Cucina e in Pizzeria
Ananas in Cucina e in Pizzeria

Ananas in Cucina e in Pizzeria

Sfogliando i libri di storia, sembrerebbe che Cristoforo Colombo trovò questo curioso frutto nel 1493 nell’isola di Guadalupa nelle Antille.

Furono i primi colonizzatori Portoghesi e Spagnoli che introdussero la coltivazione di questa pianta nelle loro colonie del sud Africa e nell’Asia.

L’Ananas è conosciuto da tutti come un frutto “brucia grassi” ma, si sa che non esistono alimenti che fanno perdere peso. E’ vero che contiene un elevato contenuto di bromelina, un enzima contenuto nel gambo, che accellera il metabolismo e agisce come antinfiammatorio naturale, ma si dovrebbe consumare crudo, perchè la bromelina scompare con la cottura.

Ananas deriva da “ananaz” che è il nome che i portoghesi diedero a questo frutto copiando gli indigeni che lo chiamavano “nana” I conquistadores Spagnoli lo chiamarono “piña” da cui ha avuto seguito il nome inglese “pineapple” per la sua somiglianza con la pigna.

Ananas in Cucina e in Pizzeria
Ananas in Cucina e in Pizzeria

Se siete interessati a usare l’ananas in pizzeria, seguite la nostra ricetta della “Pizza Hawaiana

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Conversione unità di misura americane e inglesi in cucina

Conversione unità di misura americane e inglesi in cucina. Un gradito regalo a tutti quelli che amano cucinare. Sicuramente vi capiterà spesso, come accade a me, nella preparazione di qualche ricetta ci troviamo di fronte a dovere calcolare le strane misure adottate dagli anglosassoni e dagli americani e tradurle con le unità di misura “europee” con le quali siamo più spesso abituati a lavorare.

Conversione unità di misura americane e inglesi in cucina
Conversione unità di misura americane e inglesi in cucina

Se siete tra uno di questi, vi suggerisco di salvare questa pagina tra i vostri siti “preferiti” per poi trovarla facilmente appena ne avrete bisogno.

Il sistema di misura delle ricette anglo-americane è completamente basato su:

Cup = Tazze

Tablespoon = Cucchiaio

Teaspoon = Cucchiaino

Ounces = Once

che sono utilizzati in tutte le ricette sia per i solidi che per i liquidi.

Per chi non è bravissimo in matematica, ecco una utilissima tabella che ho preparato per voi.

Conversione unità di misura americane e inglesi in cucina
Conversione unità di misura americane e inglesi in cucina

Conversione unità di misura americane e inglesi in cucina

Tabella di conversione da once a grammi:

½ oz = 10 g
¾ oz = 20 g
1 oz = 25 g
1½ oz = 40 g
2 oz = 50 g
2½ oz = 60 g
3 oz = 75 g
4 oz = 110 g
4½ oz = 125 g
5 oz = 150 g
6 oz = 175 g
7 oz = 200 g
8 oz = 225 g
9 oz = 250 g
10 oz = 275 g
12 oz = 350 g
1 lb = 450 g
1 lb 8 oz = 700 g
2 lb = 900 g
3 lb = 1.35 kg

Questa è invece la tabella per la conversione dei liquidi:

1 cup = 240 ml
1/2 cup = 120 ml
1/3 cup = 80 ml
1/4 cup = 60 ml = 4 tablespoons (tbsp)
1 tablespoon (tbsp) = 15 ml = 3 teaspoons (tsp)
1 teaspoon = 5 ml (tsp)
1 fluid ounce = 30 ml
1 US quart = 1 litro

Questa tabella rappresenta invece i complicatissimi “cup”

1 cup farina = 150 grammi
1 cup zucchero granulato = 225 grammi
1 cup zucchero di canna = 175 grammi
1 cup uvetta = 200 grammi
1 cup riso basmati non cotto = 180 grammi
1 cup formaggio gratuggiato = 110 grammi
1 cup burro/margarina = 2 stick = 225 grammi
1 cup latte = 240 ml
1 cup Yogurt = 250 grammi
1 cup gocce di cioccolato = 160 grammi
1 cup cacao = 120 grammi
1 cup miele = 300 grammi
1 cup polenta = 160 grammi

Conversione unità di misura americane e inglesi in cucina
Conversione unità di misura americane e inglesi in cucina

Conversione unità di misura americane e inglesi in cucina

Conoscendo l’ammontare espresso in unità di misura anglo-americane e moltiplicandolo per i numeri convenzionali si ottengono le giuste dosi nel sistema di misura europeo.

Teaspoons (tsp) x 4.93 = millilitri
Tablespoons (tbsp) x 14.79 = millilitri
Fluid ounces (fl. oz.) x 29.57= millilitri
Cups x 236.59 = millilitri
Cups x 0.236 = litri
Ounces x 28.35 = grammi

Complicato? Avendo a disposizione questa tabella, certamente sarà tutto più facile.

Non finisce qui, anche le misure per le temperature e per la velocità sono differenti, ma di questo parleremo in un altro articolo.

Vi siete ricordati di aggiungere questa pagina ai vostri “preferiti”

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Sale Aromatizzato al Limone Come Prepararlo

Sale Aromatizzato al Limone Come Prepararlo

Sale Aromatizzato al Limone Come Prepararlo. Oggi ho scelto per voi una ricetta molto semplice da preparare che darà un tocco in più ai vostri piatti.

In realtà non si tratta di una vera e propria ricetta da gustare ma di un condimento particolare, un esaltatore di sapidità al gusto di limone.

Il sale aromatizzato al limone infatti è particolarmente indicato per piatti a base di pesce, carni alla brace, pollo, ed è un condimento ideale per tutte le insalate.

In pizzeria viene usato spesso, personalmente lo uso per condire pizze con la rucola, ne aggiungo un pizzico su tutte le pizze con verdure ed è davvero delizioso se aggiunto su qualche pizza con i pomodorini pachino.

Sale Aromatizzato al Limone Come Prepararlo
Sale Aromatizzato al Limone Come Prepararlo

Sale Aromatizzato al Limone Come Prepararlo

Preparazione:

Per la preparazione del sale aromatizzato al limone dovremo procurarci dei limoni non trattati, sono quelli dalla scorza irregolare, più brutti di quelli gialli da succo con la scorza perfetta e liscia, ma sicuramente più profumati.

Con un pelapatate prelevate la scorza del limone.

Acquistiamo del sale marino integrale (senza iodio) e versiamolo nel tritatutto insieme alle scorze di limone e trituriamo.

Sale Aromatizzato al Limone Come Prepararlo
Sale Aromatizzato al Limone Come Prepararlo

Quando le scorze di limone avranno raggiunto lo stesso spessore dei granelli di sale, estraete il composto e versatelo sopra una teglia con della carta forno.

Sale Aromatizzato al Limone Come Prepararlo

Asciugatura:

Inserite il sale al limone nel vostro forno ad una temperatura di 50 gradi circa per dieci minuti o fino a che non sarà perfettamente asciutto.

Sale Aromatizzato al Limone Come Prepararlo
Sale Aromatizzato al Limone Come Prepararlo

La vostra casa si riempirà di un gradevole profumo di limone.

A questo punto non vi rimane che riporlo in vasetti di vetro ed è pronto all’uso.

Sale Aromatizzato al Limone Come Prepararlo
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Sapevi che esistono decine e decine di tipi di sale diverso? Se ti interessa questo argomento, puoi consultare wikipedia cliccando questo link.

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Farina di Semola e Semola Rimacinata Le Differenze

Farina di Semola e Semola Rimacinata Le Differenze

Farina di Semola e Semola Rimacinata Le Differenze. Una delle domande che più spesso mi viene rivolta dai lettori del mio sito è quella di chiarire quali sono le differenze tra la farina di semola, la farina di semola rimacinata, il grano tenero e il grano duro usati nella panificazione e nella pizzeria.

Farina di Semola e Semola Rimacinata Le Differenze
Farina di Semola e Semola Rimacinata Le Differenze

Vediamo di affrontare questo difficile argomento, soprattutto per tutti quelli che non sono addetti ai lavori.

Farina di Semola e Semola Rimacinata Le Differenze

Distinsioni tra il grano tenero e il grano duro:

Dalla lavorazione (macinazione) del grano tenero si ottiene la classica farina bianca, etichettata in diverse tipologie:

  • Farina Integrale
  • Farina tipo 2
  • Farina tipo 1
  • Farina tipo 0
  • Farina tipo 00

catalogate in base al grado di raffinazione ( Farina tipo 00 è la più raffinata).

Dalla lavorazione del grano duro si ottiene:

  • Farina integrale
  • Farina di semola
  • Farina di semola rimacinata
Farina di Semola e Semola Rimacinata Le Differenze
Farina di Semola e Semola Rimacinata Le Differenze

Farina di Semola e Semola Rimacinata Le Differenze

La farina di semola è di colore leggermente più gialla rispetto a quella di grano tenero, contiene carotenoidi, è granulosa e al tatto è simile ad una sabbia finissima.

Quindi dalla macinatura del grano duro non si ottiene la farina tipo 00 quella che tutti usiamo comunemente, che è di colore bianco puro e la sua consistenza è simile ad una sottile polvere.

Grano duro: come per il grano tenero, esistono diverse varietà di grano duro, una su tutte che sembra essere la più richiesta è chiamata “Senatore Cappelli” che ha un basso valore glutinico, quindi adatta a chi ha lievi problemi di intolleranza al glutine, ma attenzione: non è priva di glutine.

La semola è meno raffinata se comparata alla semola rimacinata, dal colore giallo intenso ed è la farina ideale per fare la pasta fatta in casa. Conserva molti dei suoi profumi naturali, non scuoce ed è molto più digeribile rispetto agli altri tipi di farine.

Con la farina di semola non è possibile produrre alcun tipo di prodotto lievitato, non so se ci avete mai provato, ma otterreste dei pessimi risultati, non lievita affatto, risultato: Un mattone non lievitato. Qualche pizzaiolo usa la semola sul banco di lavoro durante la stesura delle pizze affinchè non si attacchino al banco di lavoro, ma personalmente la ritengo una furbizia non valida, in quanto i granelli di semola si sentono in bocca quando si mangia la pizza.

Farina di Semola e Semola Rimacinata Le Differenze
Semola rimacinata

La semola rimacinata subisce un passaggio in più nella fase di macinatura diventando di granulosità più sottile. Persino il colore diventa più chiaro se paragonata alla semola. La semola rimacinata è usata in panificazione e in pizzeria per produrre focacce e pane caratteristico. Anche la rimacinata è buona per fare la pasta fatta in casa, ma ha una minore consistenza, tiene meno la cottura ed è più difficile da digerire.

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